Nero a metà
Seconda Stagione
Regia
MARCO PONTECORVO (ep. 1 – 8) – LUCA FACCHINI (ep. 9 – 12)
Scrittura
FRANCESCO AMATO, GIAMPAOLO SIMI, VITTORINO TESTA, DONATELLA DIAMANTI, MARIA GRAZIA CASSALIA, FRANCESCA DE LISI
Produzione
Rai Fiction e Cattleya in collaborazione con Netflix
Uscita
2018
Cast
CLAUDIO AMENDOLA, MIGUEL GOBBO DIAZ, FORTUNATO CERLINO, ROSA DILETTA ROSSI, ALESSANDRO SPERDUTI, MARGHERITA VICARIO, EUGENIO FRANCESCHINI, e con ALESSIA BARELA, ANTONIA LISKOVA, CLAUDIA VISMARA e con la partecipazione di ANGELA FINOCCHIARO e NICOLE GRIMAUDO
Sinossi
Dopo il successo della prima stagione, Claudio Amendola torna a vestire i panni dell’ispettore Carlo Guerrieri. E lo fa ricorrendo come sempre all’istinto e alla concretezza, mantenendo la sua carica di umanità e simpatia. Al suo fianco ritroviamo Malik Soprani, l’ambizioso poliziotto nero fresco di promozione. Una coppia formidabile nelle indagini, affiatata e vincente anche se in perenne attrito.
Radicata nell’orizzonte multiforme della Roma di oggi, la seconda stagione di Nero a metà esplora il tema della diversità. Puntata dopo puntata, caso dopo caso, ne mette in scena i punti di vista contrapposti, attraversa gli ambienti multietnici più depressi dove la convivenza è difficile e le tensioni identitarie risultano spesso esplosive. Di diversità, distanza e solitudine parlano anche i delitti che avvengono nei quartieri altolocati della città, in famiglie apparentemente unite, nel mondo della scuola. Storie coinvolgenti ricche di solidarietà, scelte coraggiose e desiderio di riscatto, assimilabili a quelle che le cronache dei giornali raccontano ogni giorno e sulle quali la squadra di Guerrieri indaga con tenacia fino a risalire ai colpevoli dei reati, fino a ricavarne una lezione di vita, un insegnamento per il futuro.
Nella nuova serie ritroviamo l’ispettore di Polizia Carlo Guerrieri (Claudio Amendola), ora sorprendentemente a capo dell’Investigativa: il suo vice Malik Soprani (Miguel Gobbo Diaz), ansioso di autonomia e infatti appena promosso; l’inflessibile dirigente Micaela Carta (Antonia Liskova); il fidato Mario Muzo (Fortunato Cerlino), geloso dell’amicizia che lega Malik a sua moglie, la collega della Polizia postale Olga Sarteani (Caterina Shula); i giovani agenti Marco Cantabella (Alessandro Sperduti) e Cinzia Repola (Margherita Vicario), neo genitori della piccola Emma.
Le indagini prendono spesso la piega giusta grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto di Medicina legale, con la geniale e istrionica professoressa Di Castro (Angela Finocchiaro) e con la sua pupilla Alba Guerrieri (Rosa Diletta Rossi), la figlia di Carlo tornata a Roma dopo essere stata all’estero per un master e per lasciarsi alle spalle la travagliata storia d’amore con Malik.
Due i nuovi ingressi di questa stagione: Enea Chiesa (Eugenio Franceschini), giovane specializzando di Medicina legale che tenta di riaprire il cuore di Alba, e Monica Porta (Claudia Vismara), la psicologa che prova a fare lo stesso con Malik. Entrambi devono però scoprire se Alba e Malik hanno elaborato davvero la fine della loro relazione.
La narrazione delle vite private dei protagonisti scorre parallela al racconto poliziesco, incrociandolo. Errori del passato tornano a chiedere il conto, alcuni amori finiscono e altri promettono di sbocciare.
A stravolgere Carlo e la sua relazione con Cristina, appena sposata, è Marta Moselli (Nicole Grimaudo), una collega incontrata in circostanze drammatiche e subito entrata nei suoi pensieri. Tra i due scatta in modo inaspettato un bisogno di vicinanza e dolcezza, alimentato dalle indagini che vedono Marta profondamente coinvolta e che arrivano a mettere in pericolo l’intero commissariato, Muzo in particolare, colpito dalla misteriosa morte della moglie di cui all’inizio viene anche accusato.
Radicata nell’orizzonte multiforme della Roma di oggi, la seconda stagione di Nero a metà esplora il tema della diversità. Puntata dopo puntata, caso dopo caso, ne mette in scena i punti di vista contrapposti, attraversa gli ambienti multietnici più depressi dove la convivenza è difficile e le tensioni identitarie risultano spesso esplosive. Di diversità, distanza e solitudine parlano anche i delitti che avvengono nei quartieri altolocati della città, in famiglie apparentemente unite, nel mondo della scuola. Storie coinvolgenti ricche di solidarietà, scelte coraggiose e desiderio di riscatto, assimilabili a quelle che le cronache dei giornali raccontano ogni giorno e sulle quali la squadra di Guerrieri indaga con tenacia fino a risalire ai colpevoli dei reati, fino a ricavarne una lezione di vita, un insegnamento per il futuro.
Nella nuova serie ritroviamo l’ispettore di Polizia Carlo Guerrieri (Claudio Amendola), ora sorprendentemente a capo dell’Investigativa: il suo vice Malik Soprani (Miguel Gobbo Diaz), ansioso di autonomia e infatti appena promosso; l’inflessibile dirigente Micaela Carta (Antonia Liskova); il fidato Mario Muzo (Fortunato Cerlino), geloso dell’amicizia che lega Malik a sua moglie, la collega della Polizia postale Olga Sarteani (Caterina Shula); i giovani agenti Marco Cantabella (Alessandro Sperduti) e Cinzia Repola (Margherita Vicario), neo genitori della piccola Emma.
Le indagini prendono spesso la piega giusta grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto di Medicina legale, con la geniale e istrionica professoressa Di Castro (Angela Finocchiaro) e con la sua pupilla Alba Guerrieri (Rosa Diletta Rossi), la figlia di Carlo tornata a Roma dopo essere stata all’estero per un master e per lasciarsi alle spalle la travagliata storia d’amore con Malik.
Due i nuovi ingressi di questa stagione: Enea Chiesa (Eugenio Franceschini), giovane specializzando di Medicina legale che tenta di riaprire il cuore di Alba, e Monica Porta (Claudia Vismara), la psicologa che prova a fare lo stesso con Malik. Entrambi devono però scoprire se Alba e Malik hanno elaborato davvero la fine della loro relazione.
La narrazione delle vite private dei protagonisti scorre parallela al racconto poliziesco, incrociandolo. Errori del passato tornano a chiedere il conto, alcuni amori finiscono e altri promettono di sbocciare.
A stravolgere Carlo e la sua relazione con Cristina, appena sposata, è Marta Moselli (Nicole Grimaudo), una collega incontrata in circostanze drammatiche e subito entrata nei suoi pensieri. Tra i due scatta in modo inaspettato un bisogno di vicinanza e dolcezza, alimentato dalle indagini che vedono Marta profondamente coinvolta e che arrivano a mettere in pericolo l’intero commissariato, Muzo in particolare, colpito dalla misteriosa morte della moglie di cui all’inizio viene anche accusato.