Circeo, un viaggio verso la giustizia
La nuova produzione Cattleya con VIS per RAI e Paramount+ Italia racconta come il processo sul massacro del Circeo del 1975 abbia cambiato per sempre la società italiana.
La serie, composta da 6 episodi, è diretta da Andrea Molaioli (Suburra, Bella da Morire, Fedeltà) e interpretata da alcuni dei migliori attori italiani.
Greta Scarano, Ambrosia Caldarelli, Angelo Spagnoletti, Benedetta Cimatti, Guglielmo Poggi e con Pia Lanciotti.
Con la partecipazione di Enrico Ianniello.
Riprese attualmente in corso a Roma e dintorni.
22 aprile, 2021 – Sono ancora in corso le riprese di CIRCEO, la nuova serie prodotta da Cattleya con VIS in collaborazione con Rai Fiction e Paramount+ Italia, che partendo dal terribile caso di cronaca del 1975, ripercorre tutte le fasi del processo, raccontando quanto abbia cambiato radicalmente la società italiana dell’epoca e contribuito alla lotta per i diritti delle donne.
La serie, composta da 6 episodi da 50’, è scritta da Flaminia Gressi, Viola Rispoli e Lisa Nur Sultan e diretta da Andrea Molaioli (Suburra, Bella da Morire, Fedeltà). La produzione, che si svolge a Roma e dintorni, sta per essere completata.
Il Circeo è il promontorio dove i romani benestanti hanno la casa al mare. È il 29 settembre del 1975. Tre ventenni gentili della Roma bene invitano in una di quelle ville Rosaria (Adalgisa Manfrida) e Donatella (Ambrosia Caldarelli), due ragazze di periferia. “C’è una festa da un amico al mare, venite?” chiedono i tre ragazzi, mentre galanti aprono la portiera dell’auto. Ma non c’è nessuna festa, nessun amico. Ci sono, invece, due giorni di violenze e torture.
La mattina del 1° ottobre, i giornali, le televisioni, le radio aprono tutti con la stessa notizia: in un bagagliaio di un’auto a via Pola a Roma sono state trovate due ragazze. Abbracciate. Nude. Avvolte nelle coperte. Con la faccia coperta di sangue e la testa spaccata. Una è morta. L’altra è viva. Donatella.
“Il massacro del Circeo” scuote l’Italia. Il processo che ne segue viene raccontato quotidianamente da tutti i giornali nazionali. Donne da ogni angolo del Paese si presentano al tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all’ergastolo. Quello che però la ragazza ancora non sa, è che d’ora in poi non potrà mai più essere semplicemente “Donatella”, ma sempre e solo “la sopravvissuta del Circeo”.
Da quel momento, infatti, Donatella diventerà un simbolo del movimento femminista. Perché in gioco non c’è solo il suo desiderio di farla pagare ai suoi aguzzini, agli assassini di Rosaria, ci sono anche i diritti di tutte le donne. La posta in gioco è alta: cambiare la mentalità di un Paese in cui lo stupro non è considerato un crimine contro la persona, ma un’offesa alla pubblica morale.
A difendere Donatella c’è Teresa Capogrossi (personaggio di fantasia interpretato da Greta Scarano), la giovane e ambiziosa avvocata che lavora prima per Fausto Tarsitano (personaggio realmente esistito interpretato da Enrico Ianniello), noto avvocato comunista e poi per Tina Lagostena Bassi (Pia Lanciotti), l’ “avvocato delle donne”, impegnata in prima fila per la riforma della legge sulla violenza sessuale.
Teresa è una donna idealista e appassionata con forte sete di giustizia che, come una sorella maggiore, imparerà a prendersi cura di Donatella dimostrando che può vincere il processo e cambiare la legge. A ogni costo. In questo lungo viaggio verso la giustizia, le due ragazze impareranno molto l’una dall’altra, in una ricerca costante della propria identità e del proprio ruolo nel mondo.
Su Andrea Molaioli:
Dopo una lunga collaborazione come aiuto regista di alcuni dei più importarti registi italiani, Andrea Molaioli esordisce nel 2007 con La ragazza del lago. Presentato al Festival di Venezia nella sezione Settimana della Critica, il film riceve il Premio Pasinetti e il Premio ISVEMA e ottiene numerosi riconoscimenti tra cui 10 David di Donatello, 3 Nastri d’Argento, 4 Ciak d’Oro. Nel 2011 Molaioli firma la regia de Il gioiellino, ispirato alla vicenda del crac Parmalat, mentre nel 2016 presenta al festival di Torino Slam-Tutto per una ragazza, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby. Tra il 2017 e il 2019, invece, fa parte del team di regia di Suburra la serie (prima e seconda stagione), prima produzione Netflix in Italia. Nel 2020 il regista affronta, invece, il tema del femminicidio con Bella da morire, andata in onda su Rai 1, e nel 2022 firma la regia di Fedeltà, serie tratta dal pluripremiato libro di Marco Missiroli.
Ulteriori dettagli saranno annunciati presto.